Il futuro del Lazio? La sinergia tra imprese e università

Si parla della Fondazione Rome Technopole su Scenari - Gruppo 24 ORE

Lunedì 29 luglio 2024 – Dall’articolo pubblicato sullo speciale “Guida Progetti Europei” di Scenari – Gruppo 24 ORE

Crescita e sviluppo sostenibile, valorizzazione sinergica del sistema universitario, della ricerca, delle imprese e delle istituzioni: transizione energetica e digitale, salute e bio-pharma

La Fondazione Rome Technopole è l’ecosistema dell’innovazione della Regione Lazio e risponde alla sfida di un territorio regionale che ambisce a valorizzare le proprie eccellenze, facendo sistema. L’obiettivo è quello di spingere la crescita e lo sviluppo sostenibile del proprio tessuto industriale con il sostegno del sistema universitario regionale e di grandi enti pubblici e privati. Presieduta da Antonella Polimeni, Magnifica Rettrice di Sapienza Università di Roma, Rome Technopole conta su una ampia e ambiziosa partnership delle associazioni di categoria dell’industria e del commercio, oltre che su una nutrita presenza industriale – dall’ambito bancario all’aerospazio, dall’elettronica al farmaceutico, dall’edilizia all’energetica – mettendo a sistema le migliori espressioni di questi settori nel Lazio.

Le aree tematiche d’interesse – Transizione Energetica, Transizione Digitale, Salute & Bio-Pharma – caratterizzate da una forte presenza industriale sul territorio regionale, con una decisa connotazione derivante dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. La compagine sociale di Rome Technopole include la Regione Lazio e Lazio Innova, il Comune di Roma e le università pubbliche laziali (Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi della Tuscia), nonché università private (Università Luiss Guido Carli, Unicamillus, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Campus Bio-Medico) e i principali enti di ricerca del territorio regionale (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Superiore di Sanità). Tra i soci della Fondazione, anche gli enti camerali (Camera di Commercio Roma, Camera di Commercio Frosinone Latina), Unindustria (Angelo Camilli – Vicepresidente), l’INAIL, nonché le più importanti aziende che operano nei diversi settori di interesse, (Acea S.p.A., Aeroporti di Roma S.p.A., Airbus Italia S.p.A., Almaviva – The Italian Innovation Company S.p.A., BV Tech S.p.A., Catalent Anagni S.r.l., Coima REM S.r.l., Confindustria Dispositivi Medici, ENI S.p.A., GALA S.p.A., Leonardo S.p.A, Lventure Group S.p.A. – ora ZEST S.p.A., Maire Tecnimont S.p.A., MBDA Italia S.p.A, Takis S.r.l., Thales Alenia Space Italia S.p.A., Unicredit S.p.A., Unidata S.p.A., Wsense S.r.l., Westpole S.p.A).

La Fondazione Rome Technopole, ecosistema dell’innovazione della Regione Lazio, istituita a valere sulle risorse del PNRR M4C2 Inv. 1.5 progetto “Rome Technopole”, sviluppa trasversalmente, sulle tre aree della specializzazione intelligente regionale, i 6 Spoke tematici-funzionali con leadership universitaria, nel dettaglio: Spoke 1 “Ricerca applicata, sviluppo tecnologico e innovazione “ Sapienza Università di Roma, coordinato da Maria Sabrina Sarto; Spoke 2 “Trasferimento tecnologico, nuova imprenditorialità, incubazione e accelerazione di impresa”, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, coordinato da Renato Baciocchi; Spoke 3 “Formazione universitaria, corsi di dottorato industriali, internazionalizzazione” Università degli Studi Roma Tre, coordinato da Silvia Conforto; Spoke 4 “Formazione professionale universitaria in tecnologia” – Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, coordinato da Giovanni Betta; Spoke 5 “Raggiungimento e coinvolgi- mento del pubblico, lifelong learning” – Università degli Studi della Tuscia, coordinato da Giuseppe Calabrò e da Ilaria Baffo; Spoke 6 “Infrastrutture di ricerca aperte, laboratori congiunti, istruzione superiore con collaborazione industriale” Sapienza Università di Roma, coordinato da Luciano Galantini.

Il piano degli interventi di Rome Technopole, coordinato dal direttore scientifico Franco Fossati, conta attualmente su otto Flagship Project attivi, che rispondono a sfide poste dai partner industriali che operano nel territorio regionale. Gli ambiti tematici di intervento sono: la decarbonizzazione e digitalizzazione nella ricerca sulle nuove fonti energetiche verdi, coordinato da Juan Andres Buonadonna di Eni S.p.A.; la transizione energetica e digitale nella rigenerazione urbana e nell’edilizia, coordinato da Alessandra Bellioni di Coima REM S.r.l.; la transizione digitale nel processo di decarbonizzazione e nei processi di riciclaggio dei rifiuti, già coordinato da Maire Tecnimont S.p.A.; lo sviluppo, innovazione e certificazione di dispositivi medici e non-medici per la salute, coordinato da Mauro Cislaghi di BV-Tech S.p.A. e da Valeria Glorioso e da Johnny Della Giustina di Confindustria Dispositivi Medici; la transizione digitale per l’innovazione nelle telecomunicazioni, nelle tecnologie di monitoraggio a radiofrequenza, le tecnologie e le comunicazioni quantistiche, coordinato da Filippo De Stefani di Leonardo S.p.A; l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e il digital twin per l’ingegneria avanzata e per l’aerospazio, coordinato da Giovanni Campolo e da Gianluca Graglia di Thales Alenia Space S.p.A.; i laboratori di innovazione avanzati e automatizzati per soluzioni biofarmaceutiche diagnostiche e terapeutiche, coordinato da Giuseppe Roscilli di Takis S.r.l. e da Augusto Giardini di Catalent Anagni S.r.l.; l’intelligenza artificiale incentrata sull’uomo, coordinato da Ivan Luciano Danesi di Unicredit S.p.A e da Unidata S.p.A..

Il progetto “Rome Technopole” finanziato grazie ai fondi europei del PNRR – Next Generation – per aggregare l’ecosistema dell’innovazione della Regione Lazio, presenta dei risultati sempre più evidenti. L’infrastruttura di ricerca, distribuita sul territorio regionale, ad oggi conta 56 nodi/sedi, 149 laboratori e 23 joint lab, valorizzati anche per Flagship Project, con un unico portale per semplificare e agevolare l’accesso sia ai ricercatori che ai centri di ricerca, alle università e alle imprese, rappresenta uno dei risultati più ambiziosi e di forte impatto.

Tra le milestone di progetto, la realizzazione del nuovo Tecnopolo, che sorgerà a Pietralata: una progettazione innovativa, per gli aspetti energetici e bio-climatici. La Regione Lazio, Vicepresidente Roberta Angelilli, supporterà il Tecnopolo, finanziando un ulteriore lotto con oltre 25 milioni di euro, di risorse FESR-PR 2021-2027 – (Autorità di Gestione Tiziana Petucci) e con possibili risorse aggiuntive, del Fondo Sociale Europeo+ (FSE+), fino a 40 milioni di euro, per la formazione delle competenze.

La Direttrice Generale del Tecnopolo, Sabrina Saccomandi, è impegnata sia a traguardare il progetto “Rome Technopole” che a valorizzarne le importanti potenzialità di sviluppo, anche in termini di promuovere la partecipazione dei ricercatori di Rome Technopole a Horizon Europe – European Research Council (ERC) e Marie Skłodowska-Curie actions (MSCA) e progetti collaborativi internazionali. Perché il futuro del Lazio passa da Rome Technopole.


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