Otto Flagship Project attivi di Rome Technopole per rispondere alle sfide

Si parla della Fondazione Rome Technopole su la Repubblica

Giovedì 11 luglio 2024 – Dall’articolo pubblicato su la Repubblica

La Fondazione Rome Technopole, costituita l’8 giugno 2022 con 39 partner fondatori, ai quali si sono progressivamente aggiunte ulteriori industrie e università del territorio, è l’ecosistema dell’innovazione della Regione Lazio e risponde alla sfida di un territorio regionale che ambisce a valorizzare le proprie eccellenze, facendo sistema. L’obiettivo è quello di sostenere e rafforzare la crescita e lo sviluppo sostenibile del proprio tessuto industriale con il sostegno del sistema universitario regionale e di grandi enti pubblici e privati. Presieduta da Antonella Polimeni, Magnifica Rettrice di Sapienza Università di Roma, Rome Technopole conta su una amplia e ambiziosa partnership delle associazioni di categoria dell’industria e del commercio, oltre che su una nutrita presenza industriale – dall’ambito bancario all’aerospazio, dall’elettronica al farmaceutico, dall’edilizia all’energetica – mettendo a sistema le migliori espressioni di questi settori nel Lazio. Tre le aree tematiche d’interesse – Transizione Energetica, Transizione Digitale, Salute & Bio-Pharma – caratterizzate da una forte presenza industriale sul territorio regionale, con una decisa connotazione derivante dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale.
Il piano degli interventi di Rome Technopole conta attualmente su otto Flagship Project attivi, che rispondono a sfide poste dai partner industriali che operano nel territorio regionale.

FLAGSHIP 1
La missione del Flagship 1 “La decarbonizzazione e digitalizzazione nella ricerca sulle nuove fonti energetiche verdi” coordinato da Juan Andres Buonadonna di ENI S.p.A. è quella di dare una spinta significativa alle attività di ricerca fondamentale dei propri partner (Università Sapienza di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi Cassino, Università degli Studi della Tuscia, CNR, ENEA, Università Campus Biomedico) attraverso una visione più trasversale e inclusiva, andando a improntare una co-innovazione sinergica ed efficace nei campi di: conversione delle energie rinnovabili, usi del Grafene, cattura CO2, valorizzazione delle bio-masse, sviluppo materiali e stoccaggio energetico. Tali temi sono stati oggetto di un significativo lavoro di analisi e selezione di quelle attività di ricerca che hanno portato alla definizione di progetti di ricerca condotti dai partecipanti. Un passaggio importante è stata la fase di “cross fertilization”, ossia di messa a fattor comune degli approcci e dei metodi utilizzati in ricerche affini, con l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo. Questo incrocio virtuoso ha permesso, ad esempio sul tema “conversione delle biomasse” lo sviluppo di “novel advances” in campi quali: idrogeno verde e sue applicazioni nelle comunità energetiche rinnovabili (REC), utilizzo dell’IA nella gestione delle comunità energetiche rinnovabili, convergenza di materiali riciclati in turbine eoliche di uso urbano, uso innovativo di fluidi organici nei cicli di potenza utilizzabili nelle REC e uso di moduli fotovoltaici e regolatori di potenza innovativi nella gestione delle reti elettriche delle REC.

FLAGSHIP 2
Il Flagship 2 “Transizione energetica e transizione digitale nella rigenerazione urbana e nell’edilizia” a guida di Alessandra Bellioni di COIMA Rem vede il supporto di Università Sapienza di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università della Tuscia, CNR, ENEA, INFN, Università Luiss, UCBM, Almaviva, BVtech, Lventure. Questo progetto si concentra sullo sviluppo e l’applicazione di tecnologie digitali e sostenibili alla rigenerazione urbana e alla realizzazione degli edifici secondo l’approccio della città verde, che assume la dimensione ecologica come priorità strategica al fine di garantire la compatibilità ambientale dei programmi di intervento nell’era della crisi climatica, dell’eccessivo sfruttamento del suolo e di altre risorse naturali. Il progetto si propone di indagare i seguenti aspetti principali: i) miglioramento sostenibile degli edifici esistenti migliorandone la vita utile in termini di sicurezza e resilienza; ii) adozione di un approccio sostenibile per le nuove costruzioni, compreso l’uso di materiali e processi a basse o zero emissioni di carbonio e ridotti consumi; iii) sviluppo di tecniche di bonifica a basse emissioni per la rigenerazione di siti dismessi in aree urbane. Il tutto mediante l’implementazione della transizione digitale e delle emissioni zero nell’edilizia e nella rigenerazione urbana, scale-up della tecnologia al fine di ridefinire lo stato dell’arte e applicarlo alla progettazione della nuova sede del Rome Technopole come caso di studio, Identificazione di un modello di mobilità sostenibile integrato nel progetto di rigenerazione urbana; attività didattiche e formative su queste tecnologie.

FLAGSHIP 3
L’obiettivo della ricerca sviluppata nell’ambito del Flagship 3 “La transizione digitale nel processo di decarbonizzazione e nei processi di riciclaggio dei rifiuti” coordinato da Antonio Culla, Università di Roma Sapienza, è affrontare secondo un nuovo paradigma il problema della gestione dei rifiuti. Le tecniche messe in campo dai partner (Luiss, Università Campus Bio-Medico di Roma, AlmavivA, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi Roma Tre, Università Sapienza di Roma, Università degli Studi della Tuscia, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale) rappresentano il più avanzato stato dell’arte in diversi settori. Sistemi meccatronici basati sull’intelligenza artificiale permettono il riconoscimento, la classificazione ed il pretrattamento dei rifiuti. L’uso di blockchain e smart contract consente l’archiviazione dei dati del trasferimento dei rifiuti correttamente classificati favorendo la creazione di business circolare. Lo sviluppo di processi termochimici per il recupero di materiali ed energia da rifiuti organici, inorganici e da biomassa residuale, compresa l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzato delle emissioni ed ispezione degli impianti, affronta in maniera esauriente il problema complesso di gestione. Recupero, riciclo e sostituzione di materie prime critiche, plastiche poliesteri e purificazione dell’acqua inquinata propongono soluzioni ad alta efficienza tecnica ed economica. Tutte queste attività sono sviluppate secondo una visione sinergica definita dalle competenze multidisciplinari dei partner.

FLAGSHIP 4
Il Flagship 4 “Sviluppo, innovazione e certificazione di dispositivi medici e non-medici per la salute”, coordinato da Mauro Cislaghi di BV-Tech S.p.A. e da Valeria Glorioso e da Johnny Della Giustina di Confindustria Dispositivi Medici, con i partner (Università Sapienza, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, CNR, Università Luiss, UCBM, INFN, ENEA, ISS, Catalent Anagni, Takis) ha l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e supportare lo sviluppo, l’innovazione e la certificazione di dispositivi medici e non-medici per la salute, coinvolgendo tutti i soggetti che li utilizzando, dai medici ai pazienti. Con questo intento è stata messa a punto insieme a La Sapienza Università di Roma un’infrastruttura, Med Device Lab, in grado di supportare startup e PMI innovative in tutto il processo di nascita, sviluppo, verifica, certificazione e immissione sul mercato di un dispositivo medico per arrivare alla marcatura CE, compresa l’attività di indagini cliniche per le quali l’infrastruttura offre un’ampia rete di ospedali presso cui svolgere tali attività. Con questo progetto voglia- mo tutelare le eccellenze, italiane ed estere, attrarre investimenti nel nostro Paese attraverso una collaborazione sinergica tra settore pubblico e privato, in perfetta sintonia con il PNRR. Dentro il Rome Technopole ci immaginiamo di porre le basi per realizzare un futuro dove le cure personalizzate non siano più un sogno, ma una realtà accessibile a tutti. L’innovazione nel Medtech è rapidissima e start-up e PMI innovative giocano un ruolo cruciale in questo settore che sta rivoluzionando la sanità con cure personalizzate, analisi genetiche predittive, assistenza domiciliare, terapie digitali e con l’AI applicata all’healthcare l’impatto sarà davvero rivoluzionario.

FOCUS FLAGSHIP 4 “SVILUPPO, INNOVAZIONE E CERTIFICAZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E NON-MEDICI PER LA SALUTE”
Master in Integrated Management of Medical Technologies
Promotori: Sapienza Università di Roma, Rome Technopole, Confindustria Dispositivi Medici
Il Master Universitario di II Livello di “Sapienza”, attualmente unico nel panorama dell’Accademia europea, si caratterizza per il suo Focus decisamente innovativo ed attuale del mondo dei Medical Device. La “scienza della salute” fa quotidianamente i conti con le risorse scarse e limitate di tutti i fattori produttivi necessari ad esprimere la sua mission di prevenzione e di cure tempestive: parliamo di fattori edilizi, tecnologici dei dispositivi medici, organizzativi e, tutt’altro che ultimi, quelli delle competenze professionali; Il Master aspira a colmare, almeno in parte, queste lacune, fornendo gli strumenti adeguati a formare risorse umane in grado di gestire questi aspetti. Inoltre, Il Master, in linea con gli obiettivi di Rome Technopole, promuove il dialogo tra competenze di istituzioni diverse dello Stato e dell’Industria, che hanno al centro del loro interesse i Medical Device, ognuna di esse da una sua specifica prospettiva, obbligate ad interconnettersi l’un l’altra per “creare valore sociale… per creare cultura” così com’è tradizione di “Sapienza”!
È così che, nei fatti, la “Mission” del Master esprime la volontà di Sapienza e Confindustria Dispostivi Medici – uniti per fornire servizi di garanzia ai diversi cluster di mercato – di contribuire a una nuova cultura, mettendo in campo le competenze di sei Facoltà di Sapienza, dello Staff di Confindustria Dispositivi Medici e delle istituzioni dello Stato deputate alla vigilanza, per indicare i percorsi di metodo e le conoscenze di merito congruenti con l’obiettivo di garantire l’egualitaria tutela della salute e della sicurezza del paziente e del lavoratore nel corso della prestazione medica con un Medical Device.
Per info si rimanda al link del sito del Master: https://mastersapienzacdm.it

FLAGSHIP 5
Coordinato da Filippo Destefani di Leonardo il Flagship 5 “Transizione digitale per l’innovazione nelle telecomunicazioni, nelle tecnologie di monitoraggio a radiofrequenza, le tecnologie e le comunicazioni quantistiche” è sviluppato con la collaborazione di Università Sapienza di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università della Tuscia, CNR, Università Luiss, Airbus Italia, Almaviva e BVtech. Il progetto si focalizza su alcuni aspetti della digitalizzazione quali: le comunicazioni e la sensoristica radar, la crittografia utilizzando tecniche quantistiche o algoritmi quantum resistant, l’esplorazione di parti dello spettro elettromagnetico ancora poco utilizzate. Per ciascuno dei sopra citati filoni di attività si stanno conducendo ricerche per esplorare le nuove possibilità offerte dalla tecnologia e per aggiungere o introdurre nuove funzionalità. L’aspetto relativo alle comunicazioni quantistiche comporta un parallelo sviluppo di tecniche di cybersecurity che, oltre a garantire comunicazioni affidabili forniscono gli elementi per lo sviluppo di sistemi di protezione dei dati sensibili, tema che coinvolge ormai anche la sfera personale. Gli elementi oggetto delle ricerche sviluppate nell’ambito del Rome Technopole si posizionano al vertice delle attuali conoscenze.

FLAGSHIP 6
Il Flagship 6 “Intelligenza artificiale, realtà virtuale e digital twin per l’ingegneria avanzata e l’aerospazio” a guida di Gianluca Graglia e Stefano PennaThales Alenia Space Italia, è implementato con il supporto di Università di Roma Sapienza, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università della Tuscia, CNR, Università Luiss, INFN, ENEA, Airbus Italia, Almaviva, BVtech, MBDA e Unidata. Il progetto è incentrato sulle tecnologie digitali. L’obiettivo è la creazione di un Laboratorio Congiunto per promuovere una cooperazione stabile tra università, centri di ricerca e industrie per sviluppare attività a livello di proof-of-concept nel campo dell’ingegneria avanzata, comprese le applicazioni aerospaziali con focus sulle tecnologie satellitari. Le tecnologie coinvolte sono: l’intelligenza artificiale (Machine & Deep learning) e analisi dei big data, la realtà virtuale e aumentata; collaborazione robotica, test e simulazione virtuali, co-design e co-engineering per scoprire nuove soluzioni innovative e creative da testare, validare e integrare. Le attività di ricerca si concentrano sullo sviluppo di: nuovi algoritmi per l’AI, il machine learning e il deep learning per l’analisi dei big data; sviluppo di algoritmi multiscala e multifisici per gemelli digitali di sistemi complessi, sviluppo di soluzioni robotiche autonome o semi-autonome, in ambienti di cooperazione uomo-robot, cobot nell’industria, operazioni in ambienti remoti e/o pericolosi, modellazione, caratterizzazione sperimentale e simulazione numerica del comportamento meccanico dei materiali in condizioni operative estreme e modellazione e simulazione di processi di produzione additiva.

FLAGSHIP 7
Il ruolo di leader di programma del progetto Flagship 7 “Laboratori di innovazione avanzati e automatizzati per soluzioni biofarmaceutiche diagnostiche e terapeutiche” lo svolgono due imprese all’avanguardia nell’innovazione bio-farmaceutica del Lazio (Takis BioTech e Catalent), che sotto il coordinamento di Giuseppe Roscilli per Takis Biotech ed Augusto Giardini per Catalent sovraintendono a tutte le attività del progetto in stretta collaborazione con CNR, Istituto superiore di Sanità, Istituto Nazionale di fisica Nucleare e le Università di Roma Sapienza, Tor Vergata, Roma 3, Tuscia, Cassino e Campus Bio-Medico. Il progetto si propone di creare un ecosistema coeso, unendo nove linee di ricerca e individuando ricerche trasversali e partner strategici. Incontri mirati con studenti e ricercatori, identificano aree terapeutiche obiettivo, e tecnologie necessarie per ogni progetto. Le attività sono centrate su innovazioni tecnologiche per lo sviluppo di anticorpi monoclonali più efficaci, sistemi di produzione sicuri, e l’uso rivoluzionario di organi su chip: organi in miniatura studiati in laboratorio. La ricerca si estende anche a nuove terapie efficaci per rispondere alla crescente resistenza batterica, una problematica da affrontare nell’immediato futuro. Un esempio tangibile di innovazione nel progetto Flagship 7 è l’integrazione dell’IA per la diagnosi precoce dell’Alzheimer attraverso l’analisi delle immagini. In parallelo, l’analisi del DNA o delle proteine fornisce un approccio complementare, permettendo di identificare correlazioni con la presenza e l’evoluzione di malattie. Ulteriori sforzi riguardano lo sviluppo di cerotti avanzati con chip in grado di analizzare il sudore, fornendo avvisi tempestivi sulla presenza di sostanze indicative di malattie o di uno stato di benessere. In conclusione, l’obiettivo finale è creare laboratori avanzati e innovativi aperti a tutti i partner di ricerca, ai membri di Rome Technopole e a tutte le realtà interessate allo sviluppo di tecnologie per la produzione e la diagnostica e alla scoperta di terapie innovative. Qui la ricerca scientifica e medica si muove su strade che si costruiscono attraverso un impegno costante e collaborativo. Rome Technopole non solo sta leggendo il futuro, ma sta scrivendo la storia di un pezzo di progresso nella scienza e nella medicina, con Catalent, Takis Biotech, università e centri di ricerca del Lazio come protagonisti di queste attività.

FLAGSHIP 8
Il Progetto Flagship 8 “L’intelligenza artificiale incentrata sull’uomo” rappresenta un’iniziativa volta a delineare un approccio etico all’IA nelle sue applicazioni pratiche, con l’obiettivo di creare tecnologie che supportino l’essere umano. Il percorso per raggiungere questi obiettivi non è affatto semplice, dato che l’IA è un campo in rapido mutamento e costante evoluzione. Questo progetto si inserisce in un contesto normativo europeo in sviluppo che mira a regolamentare l’uso dell’IA. Il Progetto coordinato da Ivan Luciano Danesi di UniCredit S.p.A. con il supporto di Università di Roma Sapienza, Università Roma Tre, Università di Cassino, UCBM, ENEA e Unidata tratta il tema con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diversi attori e punti di vista. Dall’inizio del progetto sono state prodotte ricerche teoriche e applicazioni, sia in ambito universitario che industriale. Sul fronte economico e informatico, le Università di Cassino e Tor Vergata stanno lavorando su approcci metodologici all’avanguardia, testando e implementando sistemi di IA che possano essere corretti ed equi. Dal punto di vista filosofico, l’Università Campus BioMedico affronta le questioni etiche e morali legate ad una IA sostenibile. L’aspetto giuridico è curato dall’Università di Roma 3, che sta studiando le implicazioni legali dell’IA. Infine, il contributo industriale è fornito da UniCredit, che effettua attività di ricerca legata all’usabilità e all’interpretabilità dei modelli di IA, da Unidata, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso e la distribuzione delle risorse idriche, e da ENEA, con la ricerca su HPC ed AI.
Gli aspetti fin qui dettagliati nei diversi Flagship Project confermano come i programmi di ricerca di Rome Technopole sono destinati a sviluppare e rafforzare in un’ottica di eccellenza la collaborazione tra Accademia, Industria, Centri di Ricerca e Istituzioni locali.


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